
Ogni anno 9 milioni di persone muoiono per gli effetti dell’inquinamento, di cui 60 mila in Italia, nelle cui città dal 2010 a oggi vengono sistematicamente superati i valore limite di biossido d’azoto.
Ogni anno 9 milioni di persone muoiono per gli effetti dell’inquinamento, di cui 60 mila in Italia, nelle cui città dal 2010 a oggi vengono sistematicamente superati i valore limite di biossido d’azoto.
Cambiare il lavoro a misura dei lavoratori: è la rivoluzione in corso in tutto il mondo. Le vecchie regole scricchiolano e vedono la luce nuove necessità, come la settimana lavorativa di 4 giorni.
Nel 2021, le varie potenze mondiali hanno dilapidato in armi ed eserciti la cifra record di 2.113 miliardi di dollari, il 2,2% della ricchezza mondiale.
Nel 20° Indice mondiale della libertà di stampa, pubblicato da Reporter Senza Frontiere, l’Italia è scesa dal 41esimo al 58esimo posto.
6×2 Sei brevi lezioni da due maestri del marketing (Rizzoli, in vendita dal 17 maggio) è il frutto di una serie di lezioni tenute a quattro mani insieme a Oscar Farinetti.
Ridurre l’utilizzo di combustibili fossili si scontra con la crisi energetica e la disinformazione sugli impianti che producono energie rinnovabili.
Oxfam stima che tra gli effetti della pandemia e i pesanti rincari alimentari dovuti alla crisi ucraina, saranno 263 milioni i nuovi poveri nel mondo
Quella in corso sul terreno della propaganda è una guerra combattuta all’interno di una guerra che di propaganda è fatta e della quale si nutre come un mostro autofago.
Pianeta Centodieci è la nostra web serie incentrata sui 17 Sustainable Development Goals, che rappresentano l’impegno della comunità internazionale verso i temi cruciali della nostra epoca e la necessità di un cambio di paradigma, da estrattivo a rigenerativo.
Incendiati dalla narrativa imperante, inneggiamo alla Pace seduti a cavalcioni di un missile nuovo di zecca, deliberando la crescita delle spese militari del nostro Paese di 12 miliardi l’anno.
La guerra degrada gli ambienti provocando effetti a cascata di lungo corso. Se dal 1970 nel mondo non vi fossero più state guerre, il Pil mondiale sarebbe più alto del 12%.
Il burnout e la ricerca di un migliore work-life balance stanno causando il fenomeno globale delle dimissioni dal lavoro, il “Big Quit”.