Simona Atzori, l’Arte è ciò che ci rende vivi

Palermo Capitale Italiana della Cultura è stata un’esperienza dai significati cruciali: riportare al centro la storia, rimettere il mediterraneo al centro del mondo. Un messaggio forte e chiaro di dialogo, di incontro tra le varie nature-culture umane con la necessità di coltivare valori in maniera concreta e per il bene comune.

Su questo meraviglioso terreno, il magazine della Mediolanum Corporate University Centodieci ha seminato nei mesi scorsi la sua proposta culturale, imbastita di incontri con personalità straordinarie di diverse provenienze culturali e professionali. Attraverso la trasversalità di contenuti prende forma il mosaico dal quale germogliano nuove idee e nuove visioni per il nostro futuro.

In questa sezione del blog, intendo condividere con i lettori questi straordinari contributi, vissuti live da migliaia di persone nello splendido teatro Politeama palermitano: gioielli di umanità e di pensiero, riflessioni da portare con noi nei mesi e anni a venire. 

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Il primo post di questa serie vede protagonista la ballerina e pittrice Simona Atzori, che in questo video incarna il tema del Coraggio e si racconta, partendo dal suo grande sogno da bambina di danzare e dipingere a dispetto della sua situazione particolare, quelle sue due braccia “rimaste in cielo”, come ha scritto il grande Candido Cannavò. Ma Simona non si è mai arresa, perché il richiamo dell’Arte le ha dato il coraggio di non farsi abbattere e di inseguire i suoi sogni. Di più: di “trasformarli nella mia realtà, al punto che certe volte credo che la mia realtà sia un sogno”.

“L’Arte è lo strumento principale che gli uomini hanno per ricongiungersi alle proprie parti misteriose, per raccontare qualcosa di noi che non sapremmo esprimere in altra maniera. E soprattutto, è ciò che ci rende vivi: è il momento in cui l’essere umano cresce, quando crea l’Arte o vi partecipa come spettatore.”