Il tempo sferico

 

Gli uomini comuni vivono nel tempo lineare, Cronos: una sequenza di giorni, ore, minuti che scivolano e si consumano. È il tempo della clessidra e del calendario, che divide il prima dal dopo, che misura, ma non comprende la vastità della creazione

 

Ma chi si desta comincia a intravedere un altro tempo: il circolare. È il ritmo del cosmo, il respiro delle stagioni, l’eterno ritorno. Qui non si conta, si celebra: ogni festa, ogni rito rinnova l’origine. Nel punto dentro al cerchio pulsa il tempo di Kairos: non il tempo che scorre, ma il tempo che irrompe. È l’attimo opportuno, la fessura luminosa, il momento in cui il destino si apre e l’uomo deve coglierlo. Kairos è la qualità del tempo: il bacio che cambia la vita, l’incontro inatteso, l’intuizione che accende la via. Non misura, ma trasfigura; non passa, ma resta inciso come sigillo nell’anima.

E oltre ancora vi è il tempo a spirale, l’Aion degli antichi: il tempo dell’eternità che contiene in sé tutti i cicli. Non è un ritorno sterile, ma un ritorno trasformativo. Ogni esperienza ritorna, ma a un livello più alto, ogni vita ripete le precedenti, ma le trasmuta. Chi vive in questo tempo non è più schiavo di Cronos, ma ricorda le sue vite precedenti come pagine già scritte; riceve segni che altri chiamano paranormali: visioni, intuizioni, sogni che anticipano il futuro, perché il futuro è già qui, dentro l’Aion. Legge il presente come uno specchio, vede ciò che gli altri non vedono, perché è uscito dalla Matrix del tempo lineare e della dualità.

 

Eppure, oltre la linea, il cerchio e la spirale, si può ora aprire un quarto tempo: il Tempo Sferico – Σφαιρόχρονος (Sphairóchronos). È il tempo della totalità, in cui tutti i tempi coesistono in un unico centro. Non si muove in avanti né ritorna indietro, non gira né sale: abbraccia, include, custodisce, cura. È l’istante eterno che contiene passato, presente e futuro come raggi convergenti nella Sfera. Qui l’uomo non è più dentro il tempo, ma il tempo è dentro l’uomo. È la dimensione del Cuore, dove Cronos, Kairos e Aion si unificano in un unico respiro cosmico.

La linea appartiene alla mente. Il cerchio alla natura. La spirale all’Anima. La sfera allo Spirito.

 Cronos divora, Kairos trasforma, Aion libera, Sphairóchronos unisce.

E colui che entra nel tempo della Sfera diventa simile al Sole: non segue più il corso delle ore, ma irradia dall’interno, immobile e infinito, custodendo in sé tutti i cicli come un canto segreto dell’eternità e della totalità.

Ed é meraviglia!