Le nostre vite, reali e digitali, sono invase da rumore. Solo nel silenzio possiamo capire, ascoltare e ridiventare esseri nuovi.
Teatro e cinema, arte e bellezza – “il mio lavoro è la mia passione” – ma anche temi più lontani dal quotidiano strettamente lavorativo del Maestro: il rapporto col digitale nell’epoca social, la soglia alla portata di un umanesimo digitale, nuovi eroi e bene comune, il rapporto con la dimensione dell’introspezione, le idee sulla necessità di preservare la dimensione nel silenzio, specie per le nuove generazioni. Una conversazione a tutto campo con Michele Placido.