La deriva dell’odio online
In questi mesi nelle piattaforme online abbiamo assistito alla deriva, forse definitiva, del fenomeno dell’incitamento all’odio
In questi mesi nelle piattaforme online abbiamo assistito alla deriva, forse definitiva, del fenomeno dell’incitamento all’odio
È possibile limitare allo stretto necessario l’uso della plastica? Se la nostra risposta è sì, allora adottiamo questo stile di vita.
“Mai abbiamo avuto tante conoscenze, ma sono frammentate e quindi inadeguate a trattare i grandi problemi globali, fatti di tante dimensioni intrecciate”
Partiamo dai nostri gesti quotidiani e allarghiamo la nostra influenza positiva sul Pianeta, senza confini.
E’ rinfrescante camminare per la propria città e osservarla con occhi nuovi.
In chi subisce una tragedia, non si offuscherà mai la consapevolezza dell’ingiustizia subita e della perdita.
Non porteremo alcuna innovazione o cambiamento se non ripenseremo tutti i nostri sistemi.
A ogni utente digitale corrisponde la produzione di 414 chilogrammi di anidride carbonica all’anno.
Sull’altare della velocità stiamo sacrificando e impoverendo il linguaggio, la forma che diamo all’interpretazione del mondo e ai nostri pensieri.
La popolazione non sta registrando una crescita incontrollata, anzi: tra soli tre decenni, se non prima per via degli effetti della pandemia, inizierà a diminuire.
Ventuno parole cambieranno la Costituzione italiana, mettendo tra le priorità del Paese la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità
La crisi del microchip ha reso il mercato il teatro di una guerra (impari) tra piccoli e grandi produttori.